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Il Santuario di San Giacomo di Capizzi è la chiesa più antica della Sicilia. Il culto risale al tempo dei Normanni che edificarono una piccola chiesa.
Il giorno 26 Luglio è il giorno più importante del ciclo festivo della cittadina di Capizzi Alle ore 16 il Santo viene trasferito, con applausi e suoni di campame, dalla vara in oro zecchino dell'altare principale, una vara massiccia di origine neoclassica, Verso le 18 ha inizio la processione del Santo,accolto da applausi, e fuochi d'artificio, dai suoi devolti festanti che inneggia al Patrono, e dalla Banda Musicale che intona l'inno "La leggenda del Piave". La vara viene portata a spalle dai devoti, che inizia il suo percorso per le tortuose e strette strade di Capizzi, accompagnato in modo festoso, che esulta e gioisce allegramente . Nella Piazza Miracoli i portatori si lanciano con tutto il peso della vara contro un muro di una casa ripetutamente, fino a far cedere il muro stesso e creare un grande buco.
I colpi che vengono dati con la vara del Santo contro il muro, sono chiamati "Miracoli". Alcuni studiosi affermano che al posto della piccola casetta c'era una sinagoga frequentata dagli ebrei locali.si ipotizza anche questa casa sarebbe stata la casa del cavaliere aragonese Sancio De Heredeia, che trasferì nel duomo di Messina alcune o parte delle Reliquie che aveva lui stesso donato alla città di Capizzi. Infine sempre correndo, il Santo rientra nel Santuario, condotto da portatori. Un fragoroso sparo di fuochi d'artificio chiude l'affascinante festa di San Giacomo.
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